Con l’avvicinarsi della fase conclusiva della stagione, registriamo con profondo rammarico il verificarsi di alcuni episodi di violenza sui campi dove si giocano i nostri campionati. Episodi di aggressione che non possono essere assolutamente tollerati e che non hanno nessun tipo di giustificazione. Atti che, purtroppo, vedono coinvolti dirigenti, tecnici e calciatori, ovvero gli attori principali di una gara di calcio che deve essere sempre un momento di svago e divertimento e non un momento di sfogo per frustrazioni personali.
Sento pertanto il dovere di richiamare tutti all’ordine delle cose, di fare un forte richiamo al senso di responsabilità di ogni protagonista affinché il finale di stagione resti nell’ambito della sportività e del rispetto, allontanando ogni idea di violenza (anche verbale) nei confronti non solo della classe arbitrale, che sta vivendo un non facile momento di ricambio generazionale e che, inevitabilmente, porta difficoltà nel suo percorso di preparazione delle nuove leve.
Confidando nell’idea che nessuno voglia trasformare il nostro calcio in qualcosa che non è, invito tutti a manifestare con fermezza il proprio dissenso ad ogni forma di violenza e a farsi promotori di un’opera di sensibilizzazione presso ogni componente della propria società.
Melchiorre Zarelli
