L’avvio dell’attività dilettantistica dopo una breve pausa estiva è un po’ come il ritorno a scuola dopo le vacanze e porta con sé sensazioni e aspettative diverse, tra curiosità mista a entusiasmo e un sano ottimismo per un nuovo capitolo che sta per aprirsi. Allo stesso tempo ci impone una riflessione seria sullo stato di salute del nostro movimento, su quello che è il presente col quale dobbiamo confrontarci e su quale direzione intraprendere per ricucire in fretta lo strappo generato dalla pandemia con tutto il mondo sportivo, in particolar modo quello legato ai giovani. Se ciò non bastasse, l’aumento vertiginoso dei costi energetici a cui stiamo assistendo minaccia di mettere a rischio la tenuta di un mondo dilettantistico ancora oggi alle prese con gli effetti del coronavirus. Il timore è che l’aggravarsi delle spese di gestione degli impianti sportivi possa risultare insostenibile per molte società, una situazione complessa alla quale bisognerà trovare soluzioni efficaci per scongiurare una possibile crisi.
Se la stagione passata ha segnato la ripartenza del calcio di base, essendo riusciti a portare con successo a termine tutte le competizioni garantendone la regolarità di svolgimento, la nuova dovrà essere necessariamente improntata al progressivo riavvicinamento dei ragazzi e delle ragazze all’attività collettiva, dopo che in molti hanno abbandonato la pratica sportiva nel periodo più complicato della gestione dell’emergenza sanitaria. E’ questa la partita più importante da giocare, senza dimenticarci di continuare a tutelare la salute dei nostri tesserati non abbassando la guardia rispetto al virus.
Ciò che in questi due anni non è invece mai venuta meno è la passione trainante delle società e dei loro dirigenti a dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, dell’importanza dell’universo dilettantistico, capace inoltre, in un momento di estrema difficoltà per la disputa dei campionati, di offrire il proprio contributo come in occasione delle iniziative a sostegno dei rifugiati ucraini. Al di là dell’aspetto prettamente economico e agonistico, la dimensione sociale rimane la stella polare nell’operato della Lega Nazionale Dilettanti nonché il collante che unisce tantissime realtà diverse tra loro in una famiglia sportiva unica nel suo genere.
Tornando al rettangolo di gioco, con le prime gare disputate di Coppa Italia Serie D e di Eccellenza e l’avvio imminente di tutti i tornei, si apre una stagione ricca di contenuti interessantissimi garantita dalla consueta presenza di piazze grandi e piccole in rappresentanza di ogni angolo d’Italia. L’imprevedibilità di una Serie D sempre più competitiva, la spettacolarità del futsal e la crescita di popolarità del calcio femminile e del beach soccer sono solo alcuni dei temi principali di quest’anno, nel quale ci si attende inoltre una definitiva consacrazione del calcio virtuale e uno slancio importante nell’attività amatoriale.
Si rimette in moto anche il Progetto Giovani che riparte dalla conferma dei tecnici delle rappresentative nazionali e dalla gratificazione per il debutto di tanti ragazzi selezionati nel corso degli anni nei campionati di vertice. Nella fase attuale di rilancio in cui è impegnato il calcio italiano, la valorizzazione dei vivai dilettantistici continua a rappresentare una valida strada da percorrere per la sostenibilità di tutto il sistema. A noi spetta il compito di dare un’opportunità in più ai talenti sfuggiti alla lente dei club professionistici; discorso che vale anche per il Torneo delle Regioni, la manifestazione giovanile simbolo della LND fucina di tantissimi campioni in erba. Dopo uno stop forzato di tre anni ci avviciniamo finalmente a vivere la 59ª edizione di una vera e propria festa di sport, un’esperienza umana unica prima che sportiva.
A tutti i protagonisti di questa stagione buon campionato e buon divertimento!
Giancarlo Abete
Presidente Lega Nazionale Dilettanti