Il Città di Ciampino travolge il Palocco 6-0 in quello che era il big match del sesto turno del girone C di Promozione. Un poker per lo scatenato Tornatore (che ha collezionato la bellezza di undici reti in sei gare di campionato) e un gol a testa per D’Ambrosio e per l’esterno Alessandro Pedrocchi, uno dei migliori in campi della squadra di Baiocco.
«Abbiamo preparato questa gara con tutte le attenzioni del caso e comunque non bisogna sminuire la forza del Palocco che rimane una buona squadra – dice l’ex Colleferro -. Stavolta, rispetto ad altre occasioni, abbiamo concretizzato subito le palle gol create cogliendo l’input del mister che ci aveva chiesto di entrare in campo con grande ferocia agonistica». Se Tornatore è una macchina da gol, i numeri di Pedrocchi fanno comunque invidia a molti: due assist, un gol e un’espulsione provocata nell’ultimo match e poi (finora) ben sette rigori conquistati grazie a serpentine imprendibili per gli avversari. «I miei compagni mi prendono un po’ in giro per questa cosa, ma i rigori c’erano tutti» sorride Pedrocchi.
La classifica vede la squadra del presidente Antonio Paolo Cececotto in testa alla classifica a punteggio pieno. «Finora è stato un buon inizio di stagione, contando anche il vittorioso match di Coppa con La Storta (il ritorno si giocherà il 22, ndr). Ma è solo l’inizio e anche se oggi (ieri, ndr) il Lepanto Marino ha perso punti contro il Sermoneta, il duello continuerà a lungo. E poi comunque non vedo tagliate fuori dal discorso al vertice altre squadre come lo stesso Cori o il Montespaccato».
Domenica prossima per il Città di Ciampino c’è l’insidiosa visita sul campo del Garbatella. «Conosco alcuni loro giocatori – dice Pedrocchi – e so che sono una buona squadra. Noi, come mentalità, scendiamo sempre in campo per cercare di vincere e sarà così anche domenica». Il filotto di vittorie non sembra mettere pressione ai ragazzi ciampinesi. «C’è gente che ha giocato in situazioni simili nelle categorie superiori e dunque abbiamo l’esperienza per gestire questo genere di tensioni» conclude Pedrocchi.
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