Fiumicino, il ritorno è amaro

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A sinistra, il presidente del Fiumicino Calcio Munaretto
A sinistra, il presidente del Fiumicino Calcio Munaretto

La sconfitta contro la GiovHel Roma nella prima di campionato non ha cambiato gli equilibri. Troppa la differenza di preparazione (dieci giorni scarsi contro i 35 degli ospiti). Il Fiumicino, ripescato appena venerdì in Promozione e subito sballottato in campo, ha tenuto testa fino al novantesimo.

“Ai ragazzi scesi in campo dobbiamo solo fare i complimenti – ha sottolineato il presidente Simone Munaretto a fine match -. Ormai non credevamo più nel ripescaggio, abbiamo costruito una squadra e una preparazione in base al campionato di prima categoria che deve iniziare il 5 ottobre. Ma venerdì è arrivata la comunicazione e in fretta e furia abbiamo dovuto cambiare tutti i piani. Normale che i ragazzi non siano ancora in condizione e abbiano faticato contro una squadra che invece lavora dai primi di agosto. Cercheremo di tenere botta nelle prossime partite fino ad acquisire la brillantezza necessaria. Il gruppo? Possiamo fare buone cose, i ragazzi hanno dato il massimo. Sono fiducioso”.

A sbloccare la partita un rigore: “Dubbio – commenta capitan Maferri -. È stata una partita equilibrata rotta da due episodi, il penalty che a mio avviso è stato forse un po’ affrettato e da un’espulsione. Giocare in dieci per un tempo e mezzo con quella condizione sarebbe stato proibitivo per tutti. Invece abbiamo tenuto duro fino al novantesimo. Ai miei compagni posso solo dire bravi. Il GiovHel Roma è una formazione di tutto rispetto che lotterà sicuramente per i primissimi posti in campionato. Il peggior cliente si potesse chiedere. La preparazione? Normale essere ancora pesanti sulle gambe. Abbiamo lavorato appena dieci giorni contro i 35 dei nostri avversari. La differenza si è vista, mi sarei stupito del contrario”. Impegno subito ravvicinato per il Fiumicino: mercoledì alle 15.30 al Desideri turno di Coppa Italia. Di fronte il Sabaudia.