Non si può dire che l’Atletico Morena sia una squadra banale. Dopo la doppia promozione dalla Terza alla Prima categoria nel giro di due anni e dopo aver ufficializzato l’accordo con l’Adidas che vestirà i ragazzi della prima squadra, ecco un’altra decisione certamente originale presa da mister Andrea Aquilanti in questa fase di preparazione. Domenica 7 settembre, infatti, poteva essere la giornata giusta per la prima amichevole ufficiale del club dei patron Enzo e Mauro Fabrizi, considerando che la preparazione è iniziata lo scorso 25 agosto. L’appuntamento, invece, sarà rinviato di qualche giorno (a metà della prossima settimana) e per domenica l’Atletico Morena andrà a lavorare al mare, nella zona di Torrimpietra.
«Abbiamo preso questa decisione – spiega Aquilanti – perché l’unico giorno in cui si può avere l’intero organico a disposizione (considerando gli impegni lavorativi di diversi giocatori, ndr) è la domenica. E allora, piuttosto che fare un’amichevole per la quale ci può essere occasione anche in un altro momento, abbiamo deciso di fare una doppia seduta di allenamento in riva al mare. I ragazzi lavoreranno con corse ed esercizi atletici sulla sabbia e poi nei momenti “liberi” potranno anche rilassarsi un po’. Questa scelta fa parte del processo di crescita del nostro club: in ottica futura probabilmente ci sarà la possibilità di fare qualche giorno di ritiro in pre-campionato e questa è una sorta di “prova generale”».
I primi giorni di preparazione sono filati via senza grossi intoppi e domenica c’è stata anche una partitella in famiglia. «Il gruppo sta rispondendo bene, sudando e faticando com’è ovvio che sia – dice Aquilanti -. Sono stato calciatore anche io e so che questa non è la parte più divertente dell’anno per un giocatore, ma d’altronde solo col sacrificio e col sudore si possono gettare le basi per divertirsi a lungo termine». Il gruppo, che sarà capitanato anche quest’anno dal “graduato storico” Andrea Albilli, sta affrontando questi primi giorni con un numero corposo di giocatori, ben 37. «Ma è stata una nostra scelta – spiega Aquilanti -. Innanzitutto ci sono sette ragazzi della Juniores che posso valutare da vicino sin da subito, poi io non ho mai avuto problemi ad allenare un organico ampio. Anzi se alla quantità si unisce anche la qualità, il mio lavoro diventa più facile».
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