Tavecchio candidato alla Figc

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La Lega Nazionale Dilettanti, riunita in assemblea straordinaria a Roma, ha indicato all'unanimità il suo attuale presidente Carlo Tavecchio, quale candidato alla guida della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Candidatura maturata in seguito alle dimissioni di Giancarlo Abete. Una sala gremita dai rappresentanti della LND, da tante autorità sportive oltre che tanti giornalisti di agenzie, carta stampata e tv, ha fatto da degna cornice ad una giornata storica per il movimento dilettantistico italiano, che per la prima volta si trova nelle condizioni di poter ambire a vedere un uomo del suo mondo al vertice del sistema calcistico italiano. 

Prima dell'appassionato discorso di Tavecchio ai delegati della Lega Nazionale Dilettanti, nel quale ha illustrat gli 11 punti del suo programma elettorale, sono arrivate le parole di due ex presidenti FIGC. “Il calcio vuole
ripartire dai suoi valori più autentici – ha affermato Franco Carraro - Tavecchio sarà poco glamour, come si dice oggi, ma è solido ed affidabile”. Appoggio ed incoraggiamento confermati anche da Antonio Matarrese. Subito dopo è arrivato l'intervento di Maurizio Beretta, presidente della Lega di Serie A, che ha annunciato alla platea la consegna del documento programmatico dalle società del massimo campionato italiano. 

“Chi non ha sottoscritto la candidatura di Tavecchio ha comunque condiviso le proposte che la Serie A ha avanzato al candidato Tavecchio. Questa non è solo un'investitura ma è anche un saluto. Questo consenso straordinario
nasce in un lavoro di anni che si è svolto in Consiglio Federale e che in futuro potrà dare i frutti sperati. La Serie A e la Lega Nazionale Dilettanti sono gli estremi di questo mondo, da una parte chi ha sulle spalle la responsabilità di una storia importante, dall'altra chi sostiene il movimento con i numeri e la passione, assolvendo ad una fondamentale funzione sociale, quale è quella dello sport”. 

La Lega Pro, attraverso una lettera del suo presidente Mario Macalli, ha espresso la sua vicinanza al presidente della LND durante il suo percorso elettorale. “Le sorti della Federazione non possono dipendere da un gol non fatto o da un rigore non dato – ha esordito Tavecchio - viviamo in un paese addormentato, che ha perso orgoglio e
dignità. E' da qui che dobbiamo ripartire. Dai fatti, come quelli che compiuti dalla Lega Nazionale Dilettanti, di questo c'è bisogno. Nel 1999 il movimento dilettantistico non aveva voce nel sistema federale, oggi ne è diventato una costola di tale importanza tanto da poterne aspirare legittimamente la guida. Se rimettiamo
il gioco del calcio al centro dei nostri pensieri, cresceremo insieme ed andremo lontano”. 
L'assemblea ha sancito anche le candidature dei tre consiglieri federali in quota alla Lega Nazionale Dilettanti: Renzo Burelli (area Nord), Nuccio Caridi (area Centro) e Salvatore Colonna (area Sud).

Tavecchio ha illustrato all'assemblea ed approfondito con i media i punti del suo programma stilato a sostengo della sua candidatura alla presidenza della FIGC. Undici punti in tutto, riuniti dallo slogan “Il gioco del calcio al centro dei nostri pensieri”: revisione della governance e organizzazione federale, lotta contro la violenza e qualificazione del prodotto calcio, rilancio del Settore Tecnico e sviluppo dei Centri di Formazione Federale, ripensamento del Settore Giovanile e Scolastico, ricerca di nuove risorse economiche, miglioramento della comunicazione, revisione del progetto Club Italia, organizzazione di grandi eventi, soluzione dei numerosi nodi legali e maggiore interlocuzione con il Governo, un nuovo rapporto con il CONI per raggiungere il traguardo dell'autoconsistenza finanziaria, riforma dei campionati e regole delle competizioni.