L’anno magico del Poggio Fidoni

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La formazione dello Spes Poggio Fidoni che ha vinto la Coppa Lazio di 1^ categoria

“E’ stato un anno fantastico, come raramente nella vita sportiva capita, soprattutto quando le cose vanno come le avevi progettate”. Francesco Ianni Ficorilli, presidente della Spes Poggio Fidoni non sta più nella pelle. E’ felice, raggiante per la doppietta piazzata dal suo Spes Poggio Fidoni, il club reatino che si affaccia in Promozione per la prima volta nella sua storia. “Nel luglio del 2013 con Fabio Mancini, Diego Grassi e Alberto Donati abbiamo pensato di costruire questa squadra, che si è rivelata una macchina senza difetti. L’obiettivo che ci siamo prefissati subito è stato quello di salire di categoria e ci siamo riusciti”, spiega Ficorilli.

Quella dell Spes Poggio Fidoni, vincitore sia del campionato di Prima Categoria che della Coppa Lazio, è stata una stagione con pochi tentennamenti. “Un piccolo intoppo c’è stato, ed è venuto dopo la pausa natalizia. Siamo caduti, con due sconfitte consecutive, ma ci siamo anche rialzati subito e da quel momento in poi non abbiamo più perso colpi”.

Il futuro, in caso gialloverde, è già arrivato e Ficorilli lo sa bene. “Nel nostro primo anno in Promozione cercheremo di fare le cose per bene, costruendo una squadra che possa farsi onore, anche se le possibilità di arrivare sul podio sono al momento ridotte al minimo. D’altronde, il nostro obiettivo è quello di restare in Promozione anche tra due anni, in modo da avere il tempo di crescere e pensare e vedere se ci saranno le condizioni per pensare a qualcosa di più importante e dare continuità alle nostre presenze nella categoria”.

 

Il nuovo Spes Poggio Fidoni non prescinderà da Fabio Mancini, l’allenatore della cavalcata vincente. “Non posso far altro che ringraziare tutti i ragazzi, dal primo all’ultimo, qper quello che hanno regalato a me, al presidente e a tutto Poggio Fidoni. E non faccio differenze tra chi ha giocato di più e chi ha giocato di meno, perché è stato il contributo di tutti a regalarci il successo e non diversamente”.

Il tecnico fa riferimento al classico gruppo, la vera forza-vincente. “Per fare ciò che abbiamo fatto quest’anno serve un’amalgama particolare, il famoso ” spogliatoio”. E devo dire che quest’anno dentro ai nostri 30 metri quadri sono nate molte amicizie sincere.Per me è stato il realizzarsi di un sogno, e spero di far bene anche il prossimo anno”.

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