Bastava un punto al Cori per accordarsi alla Lupa Castelli Romani, e salire sul podio delle squadre promosse con largo anticipo. Ma, com’è nel Dna dei giallorossi, la squadra pontina non s’è accontentata e anche domenica scorsa a Nemi (dove si è giocata la gara con lo Sporting Genzano) è arrivata la vittoria. La ventitreesima del club che ha letteralmente dominato la stagione, restando imbattuto (anche se un successo è arrivato a tavolino…) da più di un anno.
D’altronde, sono proprio i numeri a dire che la promozione del Cori ha qualcosa di super, di eccezionale. Sono 71 i punti conquistati dai ragazzi del tecnico D’Andrea. Una marcia che ha portato anche alla realizzazione di 71 reti, a fronte dei soli 12 gol subiti. Miglior attacco per distacco e miglior difesa, dunque con una media dello 0,48% di gol subiti a partita. Una squadra, il Cori, capace di vincere sedici gare di fila, dopo il pari contro il Fonte Meravigliosa.
Sono questi i dati che hanno spinto, di prepotenza verrebbe voglia di dire, il Cori per la prima volta nella sua storia in Promozione. Il club guidato da Piero Morucci ha vinto perché è risultato vincente il progetto della società, supportata da un management professionale, serio, operoso, che fa capo al presidente e ai suoi due figli. “Sono presidente da soli tre anni – spiega Piero Morucci – e questa è la prima grande gioia che provo da dirigente. La scorsa stagione arrivammo in finale di Coppa Lazio, ma alla fine non vincemmo il trofeo. Il merito non è soltanto mio, ma di tutto il gruppo di lavoro che ha fatto un lavoro straordinario: dai dirigenti, al tecnico fino ai calciatori. Persino i tifosi hanno avuto un ruolo importante in questo successo, perché non ci hanno mai lasciati soli”
Il progetto Cori, ora si arricchirà di un ulteriore passaggio. “Vogliamo far collimare gli interessi calcistici della prima squadra con quelli del settore giovanile, facendoli diventare un tutt’uno. Non a caso, nell’organico che sta vincendo a mani basse (+18 dalla seconda a cinque giornate dalla fine) il girone F della Prima Categoria, ci sono anche calciatori locali. “E’ questo il nostro maggior vanto”, sottolinea Morucci, al quale va il merito di aver “convinto” un attaccante come Mario Raso (importanti trascorsi in serie D) a sposare il progetto. “E’ il nostro capocannoniere, con 22 reti, e credo lo sia anche della Prima Categoria. E’ un grande calciatore, che ha saputo mettersi al servizio della squadra”.
A proposito di squadra, a guidarla ci sta pensando Pino D’Andrea, uno “special one” della categoria, avendo già vinto con Sonnino e Sabaudia. Un perfezionista che ha avuto una vera e propria Ferrari tra le mani, con tanti calciatori definiti top player. Si va da Cichella a Raso, passando da Capasso e Casaburi, Triola, Granata e Meneghello. Domenica prossima, la promozione in Promozione sarà celebrata degnamente nel confronto interno con il Certosa. “Sarà una giornata di festa, che partirà con la messa e la successiva benedizione, poi ci saranno le gare dei ragazzini fino all’incontro di campionato. La sera, la festa proseguirà ancora al campo, dove ci sarà l’incontro tra il paese è il Cori calcio”.