Dovidio, il gol è di rigore

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Simone Dovidio (foto di MAuro TOPINI) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Simone DOVIDIO (foto di Mauro TOPINI) – ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Da un Simone all’altra, nel breve giro di tre giorni. Un Simone (Scerrati) regala un sogno all’Empolitana Giovenzano nella finale di Coppa Italia, un altro Simone (Dovidio) segna la domenica dell’Eccellenza laziale con una tripletta, messa a segno tutta su calci di rigore. Un exploit unico per il centrocampista del Fonte Nuova, 22 anni anche lui, che domenica ha “timbrato” il tabellino nella rotonda vittoria che il club nomentano ha ottenuto ai danni del Ladfispoli, battuto 6-1.

Simone Dovidio, in questa goleada ha fatto la parte del mattatore, realizzando tre reti su calcio di rigore, accompagnando gli altri gol fontenuovesi, realizzati da Palmerini (altro centrocampista dal gol facile). In questa stagione, Simone ha segnato già sette volte dal dischetto degli undici metri. “Come gol segnati, però, sono arrivato a quota otto”, fa sapere il calciatore della Fonte Nuova, che sta superando ogni suo primato stagione e che si affretta ad aggiungere. “Ma se segno tanto su rigore, il merito è ovviamente dei miei compagni che i calci di rigore se li procurano”. Romano della zona di Montesacro, Dovidio ha iniziatro a calciare i campi di gioco proprio nel suo quartiere, làddove insiste una società storia del calcio capitolino, la Spes Montesacro. “Ho iniziato con loro all’età di 12 anni, giocando come centrocampista centrael. Al mio primo anno segnai otto reti, poi andai alla Spes Artiglio, dove oltre a giocare come centrocampista ho disputato alcune gare anche come esterno”.

Due stagioni alla Spes Artiglio (con in mezzo un ritiro estivo con il Savio) poi la chiamata della Vigor Perconti. “Lì giocai da esterno per una stagione e mezzo giocando da esterno. A gennaio della seconda stagione sono andato al Pescara, per allenarmi con gli Allievi Nazionali, anche se la domenica tornavo a Roma per giocare con la Vigor. A fine stagione mi hanno trasferito nel capoluogo abruzzese, dove ho disputato tre stagioni, una con la Berretti e due con la Primavera: a Pescara sono tornato a giocare da centrocampista centrale e segnai in tutto otto reti”.

Una volta raggiunta la maggiore età, però, a Dovidio non viene proposto di trasformare il precontratto che si sottoscrive in Primavera in un vero e proprio contratto da professionista. “Siccome ero svincolato, scelsi di andare a giocare al Cynthia Genzano, dove ho trovato un ambiente bellissimo, con persone squisite e compagni di squadra ottimi. Giocai sedici gare da terzino, e non riuscì a segnare nessun gol”. La situazione societaria del Cynthia spinge il club a fare scelte diverse sul piano tecnico e così Dovidio è costretto a scegliere altre strade. “Andando a vedere una partita di mio fratello, nello scorso mese di ottobre ho incontrato Giancarlo Marchizza, che mi propose di andare a giocare da loro a Fonte Nuova. Siccome conoscevo l’allenatore Marco Rosa, ho accettato di buon grado. In questa stagione, mi sono alternato sia come centrocampista che come terzino, anche se in situazioni d’emergenza ho fatto anche il difensore centrale. Il nostro obiettivo? Ovviamente quello di raggiungere la salvezza prima possibile.” Magari proprio grazie ai gol di Simone Dovidio? “perché no, anche se va bene chiunque quando si tratta di vincere”.