Alessandro (Bucri) il grande

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Alessandro Bucri con la maglia dell'Albalonga
Alessandro Bucri con la maglia dell’Albalonga

A chiamarlo Alessandro il grande non si commette errore. Perché Alessandro, Bucri per l’anagrafe del calcio e non solo, grande lo è davvero. Sia come età, dall’alto dei suoi venerandi 43 anni, sia per la capacità di far gol senza barriere d’età e di categorie. Perché Bucri, un passato da attaccante da doppia cifra in serie D, Eccellenza e Promozione, ancora si diverte a giocare e segnare.

Ora lo fa in Prima Categoria, cercando di dare il proprio (pesante) contributo alla squadra dei Vigili Urbani, attualmente in vetta alla classifica del proprio girone. “Per me giocare è ancora un grande divertimento, nonostante abbia 43 anni. E quando Luciano Monza ha stimolato questa mia voglia di giocare, dopo che avevo deciso di smettere, non ci ho pensato due volte ad accettare questa nuova avventura”.

Domenica scorsa, Alessandro ha ripagato il suo allenatore con due reti per un’altra convincente vittoria. “E pensare che sono appena tornato in campo dopo che mi ero fermato alla prima giornata per un infortunio. Ho segnato il primo gol su calcio di rigore, il secondo con un pallonetto. Un gran gol, perché, come si dice, la classe non è acqua…”. In Prima Categoria, Bucri dunque riesce ancora a fare la differenza. “Sì, il livello mi permette di giocare anche alla mia età, agonisticamente non è molto impegnativo ed io posso quindi dire di avere ancora qualche cartuccia da sparare sotto porta”.

I Vigili Urbani, squadra romana emblema del Dopolavoro del Corpo Municipalizzato di Roma Capitale, sta vivendo un momento davvero d’oro in campionato. “Il segreto? Si è creato un bel gruppo, con una società prestigiosa e importante che mira in alto. Se riusciremo a salire di categoria, per me sarebbe il quarto campionato vinto dopo i due di Promozione con Pescatori Ostia e in Toscana, e quello di Eccellenza con l’Albalonga”.

La scorsa stagione, Alessandro Bucri aveva deciso di smettere perché “nel Real Portuense non giocavo mai e, quindi, mi ero quasi rassegnato a fare il tecnico. Avevo iniziato ad allenare con l’Albalonga l’anno prima, guidando gli Allievi Elite perché volevo mettere la mia esperienza a disposizione dei ragazzi, per cercare di insegnargli come stare in campo e giocare al calcio in maniera semplice”.

Nell’Albalonga, Bucri ha trascorso tredici anni, gran parte della sua carriera di calciatore: “In sei anni di serie D con la squadra del patron Camerini ho messo a segno 103 reti, non sono poche davvero. Anche se io, in qualsiasi squadra sono andato, ho sempre segnato”. Golo fatti sia con il destro che con il sinistro: “La rete più bella l’ho segnata contro il Cynthia, in un derby: un gran tiro da metà campo che non ha dato scampo al portiere”.