Per… Bacchi, che tripletta

Un gol da antologia. Di quelli che vengono definiti “eurogol”. Il terzo dei tre gol che Danilo Bacchi, romano poco più che trentenne, ha messo a segno domenica scorsa nella vittoriosa trasferta del Ladispoli, la squadra per la quale gioca, sul campo dell’Empolitana Giovenzano. “Sì, è stato davvero un bel gol: un tiro da trenta metri che si è insaccato sotto l’incrocio dei pali”, racconta Danilo. Che a Ladispoli è arrivato tre stagioni fa, quando la sua carriera da professionista ha richiesto una decisione importante.

“Dopo tanti anni da professionista, con tante soddisfazioni e gioie, ma anche qualche delusione, ho dovuto scegliere di riavvicinarmi a casa. Sono sposato ed ho due figli, ai quali volevo dare stabilità ed essere loro vicino”. Da Celano (ultima squadra da prof per Bacchi) a Ladispoli grazie al presidente del club rossoblù Umberto Paris e il direttore sportivo Nista. “Con la regola degli under per un terzino in età non è facile trovare una squadra. A Ladispoli mi è stata data un’opportunità, che ho voluto subito cogliere. E sono contento di averlo fatto, perché a Ladispoli ho trovato una società seria e professionale”.

Mai, prima di domenica scorsa, Bacchi aveva segnato tre reti, neppure quando giocava nelle giovanili della Lazio. “No, non mi era mai successo prima. D’altronde, soltanto qui a Ladispoli ho avuto modo di giocare più vicino alla porta. Mister Graniero mi ha messo a centrocampo e così ho maggiori occasioni per tirare in porta… e fare gol”.

Il Ladispoli sta vivendo una stagione di alti, con imprese come quella ottenuta contro la corazzata Viterbese, e bassi, come le due sconfitte interne. “Sarà perché siamo una squadra giovane, guidata da noi “vecchietti”, e per noi intendo, oltre a me, Castelletti e Carra. Per fortuna, abbiamo un buon allenatore che riesce a darci i giusti equilibri, ma l’esperienza si acquisisce soltantro con il tempo”.