Zarelli: “Giovani di Lega, un patrimonio da salvaguardare”

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Il Lazio chiederà la deroga per mantenere l’obbligo d’impiego di quattro giovani in età di Lega in Eccellenza. I motivi di questa richiesta, li ha spiegati il presidente Zarelli nel corso dell’ultima assemblea, quella del 28 dicembre scorso. Ecco il testo della sua relazione.

“Come alcuni di voi hanno appreso dal Comunicato Ufficiale n.166 del 19.12.2017 della Lega Nazionale Dilettanti, che qualche mezzo di comunicazione ha erroneamente attribuito al Comitato Regionale Lazio, sono state ufficializzate le decisioni assunte dal Consiglio Direttivo della LND nella seduta dello scorso 15 dicembre in merito all’obbligo minimo di partecipazione dei calciatori in relazione all’età per la stagione sportiva 2018/19 per i campionati, di Eccellenza e Promozione. Obbligo che prevede un contingente complessivo di tre calciatori, compresi anche l’eventuale introduzione dei cosiddetti fidelizzati in Eccellenza.

Vi annuncio subito, che come Comitato Regionale Lazio chiederemo alla Lega Dilettanti una deroga per poter mantenere in vigore l’attuale numero di calciatori in età di Lega da schierare: 4 nel campionato di Eccellenza e 3 in quello di Promozione. Una richiesta che è supportata dal particolare status del nostro movimento, che grazie all’utilizzo dei giovani ha arginato il travaso, dai campionati superiori, di calciatori in età avanzata, il cui impiego nelle squadre regionali comporta un notevole assorbimento di risorse per le società dilettanti laziali.

Inoltre, dando invece spazio ai giovani si può offrire loro la garanzia di riuscire ad effettuare un percorso di crescita, tecnica e agonistica, che può contribuire anche ad una più completa formazione sociale e caratteriale del ragazzo stesso. Al tempo stesso, però, si riesce a dare gratificazione anche a voi società, che potete completare gli organici delle rispettive prime squadre con le risorse umane necessarie a svolgere l’attività agonistica reperibili già al vostro interno. Senza dimenticare la crescita sul piano agonistico, che porta alla conquista di titoli regionali o nazionali nelle diverse categorie”.

I NUMERI

“Voglio brevemente portarvi a conoscenza di alcuni dati, sull’impiego dei giovani calciatori in Eccellenza e Promozione nelle rime 10 giornate di campionato, che supportano in modo eloquente questo nostro percorso. Le 36 società di Eccellenza, pur non essendoci un obbligo (ma solo un incentivo economico) nelle prime 10 giornate di campionato, hanno mandato in campo ben 32 calciatori nati nel 2000, e due del 2001, con altri 19 calciatori di età 2000/2001 che sono stati inseriti nelle distinte di gara e che sono poi rimasti in panchina. Nel complesso, i giovani in età di Lega (nei quali abbiamo compreso anche i 2000 e i 2001) sono stati 433 i giovani di età compresa tra i 16 e i 21 anni, che costituiscono il 53 % del totale, scesi in campo nello stesso arco di giornate. La percentuale sale invece al 56,7% se prendiamo in considerazione tutti i nominativi inseriti in lista.

Un ulteriore dato da considerare è quello che riguarda gli under 25, ovvero quella classe d’età che rientra nel vincolo. Qui, la percentuale cresce infatti oltre i due terzi del totale dei calciatori, sia tra quelli scesi in campo sia tra quelli inseriti nelle distinte di gara, rispettivamente 74,7% e 76,9%. Questi dati evidenziano in modo molto chiaro come i tecnici, e quindi le società, assimilato l’obbligo d’impiego, tendano a conservare quei calciatori che non rientrano più nei limiti d’età previsti nei rispettivi campionati, per i quali hanno profuso energie e risorse per la loro formazione, fatta salva la naturale selezione che è alla base di ogni attività competitiva.

Altrettanto interessanti, e convergenti, sono i dati relativi al Campionato di Promozione dove, nonostante l’obbligo riguardi solo tre calciatori, i nati dal 1997 in poi partecipanti alle gare nelle prime 10 giornate di campionato sono stati pari al 43,1%, mentre quelli inseriti in distinta sono il 43,9%. In questi numeri sono compresi anche i calciatori nati negli anni 2000 e 2001, non previsti dall’obbligo, ma che risultano essere stati complessivamente 95 inseriti in distinta, dei quali 84 sono scesi in campo.
Anche per i calciatori Under 25, i dati sono confortanti, perché hanno rappresentato il 73,3% di giovani del totale, con una percentuale analoga per quelli scesi in campo (71,3%).

Nell’esaminare complessivamente i dati relativi alle prime 10 giornate dei Campionati di Eccellenza e Promozione del Lazio, emerge dunque che, grazie agli obblighi sull’impiego dei calciatori, una fascia considerevole dei partecipanti, circa i tre quarti, hanno meno di 25 anni di età. Ed è un risultato che riteniamo in linea con le finalità istituzionali della Lega Nazionale Dilettanti e che supporta la nostra richiesta che vuole salvaguardare un vero e proprio patrimonio calcistico”.