Forte, l’esordio interno è ok

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Esordio casalingo dei Leoni di Colleferro che, sul gommato del Palaromboli, affrontano l’Atletico Marino, vincente nella prima giornata e pronto a dimostrare anche in trasferta il suo valore. La Forte deve riscattare la prova sfortunata di Aprilia e confermare che al Palazzetto non ce ne è per nessuno. Lo sostengono i numeri, che dicono che la Forte ha inanellato una serie di vittorie consecutive che partono dalla seconda giornata dello scorso campionato di D sino ad oggi, Coppe comprese. Solo una affermazione contro i castellani ridarebbe ai lepini quel ruolo di protagonisti che viene loro accreditato dagli addetti ai lavori. Paolo Forte deve fare i conti anche oggi con le assenze. Il Giudice Sportivo tiene fermi ai box i due Top Players Andrea Colaceci e Andrea Santia. Anche un altro neo acquisto, Gabriele Giorgi non è del gruppo per impegni di lavoro. L’ultima tegola per il tecnico colleferrino è l’attacco influenzale che colpisce Capitan Stefano alla vigilia del match e che ne condizionerà l’impiego e il rendimento in campo. Rientrano dalla squalifica anche Giorgio Mosti e Giorgio Favale. 

PRIMO TEMPO. Forte che si presenta ai suoi tifosi con Tantari tra i legni, Stefano Forte che stringe i denti e si mette in regia, Hamazawa e Tetti sui lati e “Bomberino” Navarra a guidare l’attacco. La Forte inizia il suo gioco avvolgente, fatto di palleggi e di schemi imparati e realizzati a memoria. L’Atletico Marino è frastornato e non riesce a prendere le misure a Capitan Forte e compagni. Dal 1’ al 27’ è un assedio ordinato e continuo, con i giocatori di Paolo Forte che vanno regolarmente alla conclusione, battendo Andrea Colizza con Mario “Ciccio” Graziani prima e con Giorgio Favale e “Samurai” Hamazawa poi. Un assalto che nei primi venticinque minuti vede i padroni di casa rendersi pericolosi in oltre quindici occasioni contro le due degli ospiti. Poi qualcosa cambia sul finale. La Forte fallisce il primo libero con Hamazawa, sino a quel momento impeccabile, e due minuti dopo anche Stefano Felici non sfrutta il secondo tiro dai dieci metri. Il doppio errore sveglia i castellani che con Onorati e Stefano Fiacchi colpiscono per ben due volte i legni della porta di Tantari, prima che il signor Di Vilio mandi le due squadre negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO. La Forte entra in campo per gestire il triplo vantaggio, affidandosi ad un Hamazawa come sempre diligente e ordinato e utilizzando Stefano forte con il contagocce. Uno dei lati positivi della formazione lepina è la qualità e la quantità dei giocatori, che permette a Forte continue rotazioni, mantenendo lo stesso standard qualitativo e soffrendo il meno possibile le assenze eccellenti di questo inizio torneo. Ma è il Marino che tira fuori orgoglio e fisico, nella speranza di riaprire la gara. Ne esce fuori un secondo tempo nervoso, con il Direttore di gara che estrae cartellini a ripetizione. Ne fanno le spese Valenzi, Tantari, punito per un rilancio con le mani fuori dall’area di qualche centimetro (a dire dell’arbitro) e i marinesi Stefano Fiacchi, Matteo Fiacchi, e Federico Rinaldi. Il capitano rossoblu, Matteo Fiacchi, ne prende addirittura due che determinano al 25’ l’espulsione del numero dieci dell’Atletico Marino. Ai provvedimenti disciplinari si aggiunge il numero di falli, che raggiunge il limite consentito con largo anticipo sulla fine delle ostilità. C’è dunque tempo anche per Stefano Forte per scrivere il proprio nome sul libro di chi non riesce a mandare dentro il tiro dai dieci metri. Conteggio dei tiri in porta che si ribalta nella ripresa con gli ospiti che provano la rete per ben dodici volte, mentre la Forte inquadra lo specchio in sole sei occasioni. Ma il bravo Tantari dimostra sempre più di essere una assoluta certezza anche in questa categoria e nega in più occasioni anche la soddisfazione platonica del gol della bandiera agli ospiti.

IL COMMENTO. Innanzitutto un applauso di ammirazione per Simone Capraro, numero 7 dell’Atletico Marino che, con le sue quarantatre primavere, continua a correre e divertirsi come un ragazzino, pur avendo il doppio degli anni di almeno i dieci dodicesimi dei ragazzi di Colleferro. Poi un applauso a Mister Forte che dimostra ancora una volta che l’organizzazione di gioco riesce a supplire anche qualche assenza “pesante”. La sua presenza in panchina continua ad essere determinante ai fini della serenità del gruppo e, ovviamente, anche del risultato finale. Da sabato prossimo avrà a disposizione, finalmente, la rosa al completo, con Stefano Forte, oggi a mezzo servizio, Colaceci e Santia che potranno dimostrare di essere il valore aggiunto della squadra. La gara di oggi è stata una partita dal doppio volto, con la Forte che non ha saputo ripetere nella ripresa il bel primo tempo. Le squadre si sono allungate entrambe, dando più spazio al fisico che alla tattica, dando luogo ad una gara sicuramente emozionante dal punto di vista emotivo, ma meno ricca dal punto di vista del gioco. La fallosità (soprattutto da parte degli ospiti), ha fatto il resto. Tre punti comunque preziosissimi che fanno ben sperare per la trasferta di sabato sul campo di Pomezia che, ancora a secco, non vorrà rinunciare a fare punti anche contro i lepini. Unica preoccupazione per il Mister è quella di non riuscire a sfruttare al meglio le palle inattive. Anche oggi tre liberi su tre hanno avuto esito nefasto e la Forte non ha neanche saputo capitalizzare la superiorità numerica, dovuta all’espulsione del capitano marinese. Come direbbe Hamazawa, intervistato nel fine partita, “per vincere bisogna lavorare, lavorare, lavorare … “. Saggezza orientale e pragmatismo colleferrino.

Ufficio Comunicazione Forte Colleferro