Eccellenza MYSP, è di Ranellucci il minutaggio record tra i giocatori di movimento

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Quarantuno anni e non sentirli affatto. Anzi, quarantuno e “farli sentire” agli altri. E’ il motto di Alessandro Ranellucci, difensore dalla Vis Sezze, unico calciatore di movimento dell’Eccellenza MYSP che è sempre stato in campo dalla prima giornata alla trentesima. Un “semprepresente” che ha giocato per 2.700 minuti (tralasciando i minuti di recupero) al centro della difesa della squadra rossoblù. Soltanto l’ex laziale Mobido Diakitè ha provato a fare altrettanto, almeno fino a domenica scorsa quando il difensore della Luiss ha lasciato il terreno di gioco al quarto d’oro della ripresa. Una sostituzione, quella chiamata da Stendardo, che ha interrotto la striscia di minuti consecutivi disputati dall’ex calciatore della Lazio e di altre squadre di A e B. Nei 2.640 minuti giocati da Diakitè ci sono anche i novanta della gara che la Luiss ha giocato contro la Citizen Academy, e che la giustizia sportiva ha deliberato di ripetere. Annullati quei novanta minuti (comunque giocati) per gli annali, ma sul piano statistico quei novanta di gioco restano nelle gambe del difensore della Luiss.

Oltre a Ranellucci, soltanto cinque portieri sono sempre stati in campo, affrancati dall’etichetta di “insostituibili”. Si tratta di Alessandro Alfieri del Nettuno che nonostante i 55 gol subiti (seconda peggio difesa del girone B) ha sempre cercato di tenere a galla il club del litorale romano. Stessa cosa sta facendo Andrea Saglietti, numero uno dell’atletico Pontinia, che naviga a ridosso delle miglior in classifica, con la migliore quinta difesa (35 reti subite) del girone B.

Giocano invece nel girone a gli altri tre portieri sempre presenti. Due di questi stanno spingendo, con le loro parate, le rispettive squadre verso la conquista della serie D, visto che Riccardo Tassi (ventinove anni per lui) difende la porta del Montespaccato, che ha la quinta miglior difesa del girone A dell’Eccellenza. Meglio di lui ha fatto, finora, Egidio Aquiles Antonio, appena ventuno anni e già una garanzia tra i pali, origini venezuelane ma cresciuto calcisticamente nel Delfino Pescara. Il trio dei numeri uno “insostituibili” è completato da Pietro Spilabotte (30 anni), trent’anni nato a Priverno formatosi nel Latina Calcio ma ormai di casa all’Astrea.

A quota 30 presenze (ma con minutaggi diversi e minori da quota 2.700) oltre a Mobido Diakitè ci sono altri calciatori, e tutti movimento. Si tratta di Gabriele Giordano dell’Aurelia Antica Aurelio, della coppia dell’Aranova Alija Hrustic e Alessio Teti, di Daniel Rossi dell’Amatrice Rieti (che ha segnato 28 reti finora), degli esterni esterni Anrdea Morelli (Unipomezia) e Federico Pompili (Certosa). Nella top 13 di quelli che… le trenta presenze l’hanno raggiunte, c’è anche Andrea Zimbardi del Centro Sportivo Primavera.