Forte, superato il periodo no

0
1049

La Forte Colleferro supera nel migliore dei modi il periodo più difficile della stagione, almeno da un punto di vista ambientale. L’addio di Sinibaldi, la vicenda Forte-la Rustica, le voci di mercato su Nica, invece di fiaccare il gruppo creano coesione e voglia di dimostrare di essere comunque protagonisti in un campionato avvincente dove ben otto squadre, racchiuse in soli 5 punti, possono ambire al salto di categoria. Forte deve fare a meno di Rossi, assente per motivi famigliari, Navarra infortunato e Alteri influenzato. Fascia di Capitano che torna al braccio di Stefano Forte che la onora nel migliore dei modi diventando, con tredici reti, il cannoniere della squadra e trascinando i biancoazzurri in testa alla classifica dopo nove giornate.

LA PARTITA. Starting Five che vede Tantari tra i legni, Forte ultimo, Nica e Hamazawa laterali e Tetti terminale offensivo. Partenza in sordina con due squadre che praticano un buon futsal e che sono distanziate da solo due punti in classifica. Poche occasioni degne di nota nei primi dieci minuti, ad eccezione di una buona uscita di Jacopo Tantari su Danilo Mecci, di una doppia parata, sempre del nr.1 colleferrino, su Micozzi e di un tiro alto di Hamazawa. Il gioco non decolla e Forte chiama il time out al 10’. Alle ripresa del gioco è però Subiaco che passa. Micozzi raccoglie una corta respinta di Tantari e scarica in rete. Il gol subito sveglia la Forte che prima fa le prove generali con Hamazawa che si vede parare un buon tiro su angolo di Nica, poi, sempre con il Samurai, sigla il pareggio sugli sviluppi di uno schema su calcio di punizione battuto da Stefano Forte, con Nica che libera il giapponese.

Sale in cattedra Luis Nica. L’argentino comincia a tirar fuori i numeri migliori del suo repertorio e solo il palo e la sfortuna impediscono il vantaggio dei padroni di casa. Bisogna aspettare il 23’ per assistere al gol più bello della giornata. Lorenzo Tetti ruba la palla a Micozzi e si invola dalla metà campo verso la porta avversaria. Nulla può fare il portiere avversario in uscita disperata e Lorenzo lo infila con precisione chirurgica all’angolino destro. Il finale del primo tempo è tutto di marca albiceleste. Nica ci prova in tutti i modi , ma è ancora il palo e un paio di strepitosi interventi di Cecconi a negare all’asso di Buenos Aires la gioia del gol.

SECONDO TEMPO. Il Subiaco scende in campo determinato a riaprire la partita e per un pelo non ci riesce. Dopo pochi secondi è il Tantari sublacense che solo, a porta sguarnita, manca clamorosamente la deviazione di tacco. Poi è la Forte che prende il comando delle operazioni e passa ancora con capitan Forte che, con un colpo da sotto, sigla il 3 a 1 e subito dopo si vede parare con la mano, ma non dal portiere, un tiro in porta a botta sicura. Rigore sacrosanto che Merlo trasforma con una bordata centrale. Sul 4 a 1 la gara è virtualmente chiusa e la seconda parte del tempo vede un Subiaco che comunque non molla e che cerca di riportarsi in partita e i colleferrini che non approfittano degli spazi che gli avversari inevitabilmente lasciano.

IL COMMENTO. Un “brave” a tutte e due le squadre. Alla Vis Subiaco per aver interpretato la gara in maniera corretta e sportiva, con un ottimo impianto di gioco e belle individualità, giocando per il risultato a viso aperto e con grande fair play. Alla Forte per aver saputo superare brillantemente un momento complesso che rischiava di compromettere l’intera stagione. Ma la serenità dell’ambiente ha sicuramente aiutato la squadra a prendere coscienza delle sue potenzialità e ha spinto i ragazzi di Forte a conquistare, dopo nove giornate, la vetta della classifica. I numeri dicono che i lepini sono tra le sette formazioni ancora imbattute di tutta la Serie D, che hanno la migliore differenza reti del Girone, che risultano la difesa meno battuta e con sei vittorie e due pareggi vantano una striscia positiva di ben otto risultati utili su otto giornate. Numeri che legittimano la testa della classifica ( in coabitazione con il Nazarteh ) e che confermano la validità di un progetto sempre più credibile e vincente.