Una Forcina legata al gol

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Mirko Forcina, classe 1992 (foto di Mauro TOPINI) RIPRODUZIONE RISERVATA
Mirko Forcina, classe 1992 (foto di Mauro TOPINI) RIPRODUZIONE RISERVATA

Tre stagioni in Eccellenza, trenta gol in totale. Detto così, sembra un bottino “normale” per un attaccante. Ma per Mirko Forcina, classe 1992, il bottino ha contorni diversi, più accentuati, simili a quella dell’impresa. Perché l’attaccante dell’Albalonga in Eccellenza c’è appena arrivato e la suddivisione è un po’ diversa. “E’ vero, perché l’anno scorso il mio bottino di reti con l’Albalonga è stato piuttosto scarno. Appena tre reti in trenta gare giocate. Quest’anno, dunque, dovevo riscattarmi e credo di essere sulla buona strada”. Una strada che, dopo 27 gare, dice che Forcina ha segnato già 14 reti, come non mai nei precedenti campionati. “Anche nel primo anno all’Albalonga avevo messo a segno lo stesso numero di reti, ma tredici le avevo realizzate in campionato ed una nei play off per il salto in serie D”.

Una ferita, quella del 2011-2012 che è ancora aperta ad Albano. “I play off? Andiamo avanti giornata dopo giornata”, avverte Mirko, anche se la classifica, proprio domenica scorsa, ha consentito all’Albalonga di agganciare il Colleferro al secondo posto dopo un lungo inseguimento. “I conti facciamoli alla fine, perché le insidie sono dietro l’angolo ad ogni turno di campionato”. Un’insidia, e anche grande, domenica prossima arriverà dal derby con la Lupa Castelli Romani, autentica dominatrice del girone B dell’Eccellenza. “Sappiamo bene che loro, vincendo questa partita, potrebbero festeggiare in largo anticipo il salto in serie D, ma anche noi abbiamo fame di punti. Arrivati a questo punto della stagione, ogni passo falso può essere pagato caro. A Frascati andremo per vincere”, è il monito lanciato dall’attaccante.

Forcina è già stato importante protagonista, ad inizio stagione, con la Rappresentativa Regionale che ha conquistato l’Uefa Region’s Cup. Una manifestazione che Mirko amerebbe giocare, ma che potrebbe anche seguire a distanza se farà il salto di categoria che gli precluderebbe la partecipazione. “Bè, ognuno di noi ama andare avanti, sperare di crescere e quindi, anche io spero che la prossima stagione per me arrivi qualcosa di importante”. Magari un posto tra i protagonisti della serie D. “Sì, mi piacerebbe arrivarci. E mi piacerebbe farlo con l’Albalonga. Sarebbe il giusto premio per un gruppo che ad Albano si è rivelato fantastico”.

Un gruppo nel quale Mirko si trova molto bene. Lui, attaccante che ricorda Amauri nei movimenti, non solo segna, ma fa anche segnare. “Mi considero un attaccante forte fisicamente e molto veloce, un po’ com’era Ronaldo, quello brasiliano, il vero Ronaldo: una vera forza della natura”. Fuori dal campo, Mirko è già più adulto di quello che i suoi ventidue anni lascerebbero pensare. Papà di un bambino, Thomas, convive con Greta, i suoi gol più belli. “A proposito di gol, quelli segnati finora sono dedicati proprio a loro e a mio nonno, che da quando ho iniziato a giocare a calcio mi ha sempre seguito con tanta passione. E vi assicuro che non c’è dedica più bella che quella fatta alla famiglia”.