Benemerenze, una festa speciale

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La sala dell'Abazia di San Nilo

Una festa. Una bella festa, in uno scenario unico. La consegna delle Benemerenze del 2013 è stato, ancora una volta, un grande omaggio che il Comitato Regionale Lazio ha voluto fare ai suoi dirigenti, agli uomini e alle donne, come ha sottolineato lo stesso presidente Melchiorre Zarelli nella sala dell’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata, che sono “la faccia bella e pulita del nostro calcio”.

Alla cerimonia di consegna delle medaglie e degli attestati, era presente anche il padrone di casa, ovvero Padre Emiliano Fabbricatore, Archimandrita dell’Abbazia, che ha ricordato i suoi “trascorsi da uomo di sport, prima di diventare un appassionato che però non ama polemiche, liti e comportamenti al di sopra dei valori dello sport”. L’Archimandrita si è poi soffermato sull’impegno che viene costantemente profuso dai dirigenti del calcio dilettanti, sottolineando come “sia stato ben felice di accogliere, per la seconda volta nell’Abazia di San nlio, una cerimonia così importante”.

Al valore della location ha fatto riferimento anche il presidente Zarelli, amante dell’arte e della cultura, che ha voluto ribadire quale gioiello sia l’Abbazia, che ha una cappella dipinta da Domeichino, scelto per coniugare passione e arte, bellezza e impegno, che sono lebasi del significato della Benemerenza che il Cr Lazio riconosce ad un gruppo di dirigenti, arbitri e personaggi del mondo del calcio dilettanti. “Sono partecolarmente felice che quest’anno, tra i dirigenti benemereti, ci siano ben quattro signore. A significare che anche il mondo femminile ha saputo farsi largo nel calcio, profondendo impegno e preparazione e raggiungendo traguardi e risultati all’interno delle nostre società”.

La decima edizione della Benemerenze laziali ha confermato il fornat voluto dal presidente Zarelli elle sue ultime edizioni. “Quando nel 2004 il Consiglio Direttivo deliberò l’istituzione del premio, partitmmo con i dirigenti di società. Poi, strada facendo e con l’appetito che veniva mangiando, ci siamo resi conto che il riconoscimento poteva e doveva andare anche ad altre componenti del nostro mondo. Mi riferisco agli arbitri e ai suoi dirigenti, ai quali, forse, dovevamo una sorta di risarcimento per quello che, a volte, subiscono, in termini di insulti, la domenica sui campi di calcio”.

Da tre-quattro stagioni, poi, sono stati istituiti dei premi speciali, per riconoscere a chi si è particolarmente distinto durante la stagione, meriti che altrimenti passerebbero sottotono. “Così, quest’anno, è stato dato un premio ad Andrea Marella, giovane tecnico di Latina che non più di tre mesi fa, con il suo pronto intervento sul campo di calcio dove giocava la sua squadra, ha salvato la vita ad un giovane calciatore. “Spero che sia d’esempio per capire quanta importanza può avere una preparazione di base di pronto intervento per i nostri ragazzi, come sia fondamentale essere al passo per salvare la vita di un giovane calciatore”.

Il momento più toccante della cerimonia, c’è stato quando il presidente Zarelli ha consegnato il Premio Speciale Cr Lazio a Fernando Avversari, ex calciatore del Ladispoli oggi arrivato alla veneranda età di 100 anni. A lui, sia il Comitato Regionale che la società Ladispoli, presente con il suo Presidente, ha voluto donare una targa ricordo di questa longevità. Avversari, ha praticamente visto nascere il Ladispoli che per l’occasione ha fatto realizzare una targa con la foto della squadra in cui è ritratto anche Avversari in verione calciatore. Per lui, c’è stata una vera e propria standing ovation della sala, che è durata quattro-cinque minuti.

Qui sotto, la galleria fotografica dei premiati

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