Cortani, a volte ritornano

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Marco Cortani (foto Mauro TOPINI - RIPRODUZIONE RISERVATA)
Marco Cortani (foto Mauro TOPINI – ©RIPRODUZIONE RISERVATA)

Una frase su facebook rivolta a tutti e a nessuno. Una frase che racchiude tanto e niente, una frase per far sapere a tutti di essere tornato. Marco Cortani, 34 anni centrocampista, ha scelto un modo social per ricordare che quel nome che si legge nelle formazioni dell’Almas Roma è proprio il suo. Che non è un remake del passato, ma la fotografia del presente. Già, perché Marco, dopo aver riposto gli scarpini nell’armadietto, ha deciso di tornare a giocare. Nell’Almas Roma, il club che gli ha dato fiducia e che ha addirittura cambiato le proprie abitudini per averlo in squadra. “Sì, quando ad inizio stagione ci siamo parlati con l’allenatore Mario Santececca, che conoscevo da parecchi anni e con il quale c’è sempre stato un grosso rapporto di stima, ho fatto presente che potevo tornare a giocare soltanto se le partite si giocavano di pomeriggio”, spiega Marco Cortani, classe 1979 centrocampista dai piedi buoni.

Detto e fatto, dunque. L’Almas in questa stagione gioca le sue gare interne di pomeriggio, anche se l’orario mattutino era stata la scelta iniziale. “In questo modo posso sicuramente partecipare alle partite interne. Quando, invece, in trasferta l’Almas gioca di mattina non posso purtroppo esserci perché in quell’orario ancora lavoro”. Proprio per il lavoro, Marco aveva deciso di lasciare il calcio. “Sì, perché arriva un momento, nella vita, in cui c’è bisogno di pensare al proprio futuro di uomo, di trovare un’alternativa al calcio. Così, se prima giocavo soltanto a pallone, ora devo pensare ad altro”.

Ma il calcio è e resta il suo grande amore. Al punto che dopo aver allenato all’Ardappio, nel club di Gildo Giannini, la voglia dei novanta minuti di gioco non era ancora passata. “Durante quest’ultimo anno, in particolare, il pallone mi è mancato tanto. Mi sentivo bene fisicamente, la testa c’era ancora e allora mi sono detto: perché non ricominciare? Con Santececca ci siamo sentiti e l’idea è diventata una realtà”.

Con Cortani in squadra, l’Almas ha chiuso il 2013 in testa al girone A della Promozione. “Il merito ovviamente non è il mio, ma di un gruppo fantastico, formato da giovani molto bravi, da qualche vecchietto come me e da un allenatore molto competente, oltre che esperto”. Su Marco, però, pesa una responsabilità particolare. “Che mi prendo tutta. D’altronde, nella squadra sono il più grande ed è giusto che sia io a caricarmi sulle spalle questa responsabilità”.

Un ruolo, quello di faro, che Cortani ha avuto in numerose, se non tutte le squadre a cui ha dato il suo contributo di bravura. “Gioco davanti la difesa, da centrale di centrocampo”, ricorda Marco che poi parla del campionato di Promozione: “Devo dire che eravamo partiti per fare un buon campionato, ma domenica dopo domenica abbiamo visto che possiano dire la nostra fino in fondo. Ci confrontiamo moltissimo con Santececca proprio su questo tema e abbiamo deciso che dobbiamo pensare prima a divertirci e poi, visto che siamo una squadra organizzata che ha dei giovani molto bravi, pensare almeno ai play-off”.

Vincere, d’altronde, per Cortani non è mai stato difficile. Nel suo palmares ci sono ben tre campionati di Eccellenza e uno di Promozione chiusi al primo posto con Sorianese, Frascati, Anziolavinio e Almas Roma. “Ringraziando il cielo il calcio non mi ha mai fatto mancare le soddisfazioni. La più bella? Forse la vittoria del campionato a Frascati con tre giornate di anticipo, o forse quella di Soriano al Cimino, con un fantatisca rimonta e sorpasso sulla Spes Mentana. La vittoria che invece mi ha segnato più di tutte è stata quella di Anzio, con Pernarella allenatore”.

Marco Cortani, al di là dall’essere uno dei calciatori più vincenti nella storia dell’Eccellenza, ha anche un altro piccolo primato. Essere stato, dopo Gennaro Gattuso, il primo giovane calciatore italiano a sbarcare nel calcio scozzese. “Sì, ho trascorso tre anni fantastici nel Celtic di Glasgow. In Scozia gli stadi erano sempre pieni di gente e di calore, che ti fanno vivere  un’atmosfera incredibile e unica. La chiamata mi arrivò quando ero nella Primavera della Roma, dopo che fui notato dai dirigenti scozzesi al Torneo di Viareggio. In quell’anno, però, mi sono rotto i legamenti del ginocchio destro, ma il Celtic era così convinto delle mie doti che mi aspettò per sei mesi. Poi tornò alla carica e quando la Roma mi propose un precontratto da professionista, arrivò una grande offerta dalla Scozia che presi al volo”.

In tre stagioni al Celtic, Cortani ha giocato con la seconda squadra del club (l’equivalente della nostra Primavera) prima, e poi con la prima squadra: “Giocai dodici partite nella serie A scozzese e quattro partite in Coppa Uefa, segnando quattro reti”, ricorda con grande soddisfazione Marco. “Poi, però, arrivò un altro infortunio, un’altra volta i legamenti del ginocchio che saltano, anche se stavolta si era trattato del ginocchio sinistro”. Le strutture mediche riabilitative non proprio all’avanguardia in Scozia spingono Cortani a fare ritorno in Italia. “Sì, preferii curarmi qui da noi. Chiesi alla Roma il permesso di farlo a Trigoria, dove c’erano le strutture adeguate e mi fu accordato. Senza l’infortunio, probabilmente quell’anno sarei andato a giocare in Francia: il Metz mi voleva nella sua squadra di Liga1. Rammarico? Certo, un pochino c’è stato ma è passato. Il calcio, torno a ripeterlo, anche qui ha saputo darmi delle buone soddisfazioni, anche se non da professionista”.

Il ritorno al calcio è una di quelle soddisfazioni di cui Marco parlava. Ma altre potrebbe riservarne al centrocampista dell’Almas Roma. “Bè, mi piacerebbe vincere il campionato e riportare l’Almas almeno in Eccellenza, perché a questa squadra devo parecchio in questo momento. Per me, invece, spero che il calcio possa darmi l’opportunità di allenare, anche se nei dilettanti ci sono delle componenti di scelta che non condivido”. Cortani allenatore è un Cortani dalle idee un po’ zemaniane. “Sì, forse sì”, sorride. “Ho avuto degli ottimi allenatori in questo senso, da Mauro Becncivenga a Ezio Sella e il 4-3-3 a me piace molto. Mi piacerebbe sperimentare le mie idee calcistiche in Promozione o in Eccellenza”.

LA SCHEDA

Marco CORTANI

Nato a Roma il 17.12.1979

Ruolo: centrocampista

 

LA CARRIERA

2013-2014

2012 2013

DIC 2011

2011 2012

2010 2011

DIC 2009

2009 2010

DIC 2008

2008 2009

NOV 2007

2007 2008

2006 2007

2005 2006

2004 2005

2003 2004

2002 2003

NOV 2001

2001 2002

NOV 2000

2000 2001

1999 2000

1998 1999

1998 1999

1997 1998

ALMAS ROMA

inattivo

SAN MICHELE

ALMAS ROMA

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VIS SEZZE SETINA

OSTIA MARE

OSTIA MARE

FORMIA

FONDI

ANZIOLAVINIO

POMEZIA

ANZIOLAVINIO

TERRACINA

SORIANESE

FRASCATI LUPA G.

LUPA FRASCATI

ASTREA

PISONIANO

CIVITAVECCHIA

CELTIC

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