Paragonarli ai famosi “tre tenori” (Placido Domingo, Josè Carreras e Luciano Pavarotti) è sicuramente eccessivo. Ma di certo, vedere tre pezzi da novanta come gli attaccanti Diego Tornatore, Alessio Carlini e Emanuele Morelli vestire la stessa maglia, pensare a tre tenori del calcio dilettantistico laziale non è poi così difficile. I “tre tenori”, da domenica scorsa cantano il gol a Colleferro, il club che è riuscito a metterli insieme.
Prima ha unito Alessio Carlini (fresco del titolo di capocannoniere assoluto dell’Eccellenza con le sue 33 reti, record assoluto di segnature del campionato) a Diego Tornatore (20 reti nella scorsa stagione per lui) la scorsa estate, ed ora ha completato il trio con l’arrivo di Emanuele Morelli (altri 20 gol nella stagione 2012-2013): un tris di attaccanti che messo insieme ha sbancato ogni limite di gol, avendone collezionati 73 nel passato campionato.
La gestione dei “tre tenori”, tocca a Enrico Baiocco, l’allenatore del Colleferro, ben felice di avere a che fare con eventuali problemi di convivenza tra i tre. “E’ chiaro che abbiamo dovuto prima di tutto cambiare modulo di gioco”, fa sapere il tecnico, che ambisce ad essere il Ferguson della cittadina romana. “Prima dell’arrivo di Morelli giocavamo un classico 3-5-2; ora, invece, siamo passati al 3-4-2-1, con Morelli terminale offensivo e Tornatore e Carlini appena dietro”.
Nelle idee di Baiocco, avere tre attaccanti così pesanti è quasi fondamentale. “Io amo giocare all’attacco, sempre. Voglio segnare un gol più degli avversari e così vincere. Certo, a volte occorre adeguarsi anche alla forza degli avversari, ma il campionato è ancora lungo ci sarà da fare anche i conti con infortuni e defezioni varie. Ringrazio comunque la presidenza del mio club, e qui penso a Buzzi e Talone, per avermi dato questi tre giocatori, con i quali, speriamo tutti, di poterci divertire molto”. Magari cominciando proprio da domani, quando la squadra rossonera affronterà il Ladispoli per conquistare la semifinale della Coppa Italia di Eccellenza.
