Pro Memoria Emergenza Covid 19

Si ritiene utile riportare gli aggiornamenti riguardo le indicazioni sulla durata e il termine dell’isolamento e della quarantena, disposti con la Circolare del ministero della Salute dello scorso 12 ottobre 2020, per consentire di affrontare al meglio situazioni di eventuali positività riscontrabili nei propri gruppi squadre in questo periodo di allenamento individuale.

Ricordiamo il significato di alcune definizioni contenute nelle disposizioni sanitarie:

  • l’ISOLAMENTOdei casi di documentata infezione da SARS-CoV-2 si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione.
  • la QUARANTENA, invece, si riferisce alla restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi.
  • il “CONTATTO STRETTO” (esposizione ad alto rischio) di un caso probabile o confermato è definito come:
  1. una persona che vive nella stessa casa di un caso COVID-19
  2. una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano)
  3. una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
  4. una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e per almeno 15 minuti
  5. una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso COVID-19 in assenza di DPI (Dispositivi di Protezione Individuale)idonei
  6. un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI   non idonei
  7. una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.

Gli operatori sanitari, sulla base di valutazioni individuali del rischio, possono ritenere che alcune persone, a prescindere dalla durata e dal setting in cui è avvenuto il contatto, abbiano avuto un’esposizione ad alto rischio.

COME GESTIRE LE POSITIVITA’ PER IL RIENTRO IN COMUNITA’

  • CASI POSITIVI ASINTOMATICI

Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test).

  • CASI POSITIVI SINTOMATICI

Le persone sintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi (non considerando anosmia e ageusia/disgeusia che possono avere prolungata persistenza nel tempo) accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).

  • CASI POSITIVI A LUNGO TERMINE

Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia 4 che possono perdurare per diverso tempo dopo la guarigione) da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato).

TAMPONI, COME E DOVE FARLI

  • TAMPONE MOLECOLARE RINOFARINGEO

È eseguito su campione biologico delle alte vie respiratorie, con prelievo dalla mucosa rinofaringea tramite un bastoncino simile ad un cotton fioc, e permette di identificare direttamente il materiale genetico del virus SARS-CoV-2, utilizzando metodi molecolari di real-time RT-PCR (Reverse Transcription-Polymerase Chain Reaction) che amplificano la quantità del materiale genetico eventualmente presente. Questo esame può essere effettuato solo dai centri che fanno parte della rete di laboratori altamente specializzati, istituita dalla Regione per la diagnosi di laboratorio del virus SARS-CoV-2; il tampone per il prelievo è inoltre effettuabile presso le POSTAZIONI DI DRIVE-IN.

TEMPI DI RISPOSTA: richiede in media dalle 2 alle 6 ore per l’analisi in laboratorio.

L’erogazione di questo test, su disposizione delle autorità sanitarie, è richiesta per:

  • rientro in comunità dopo un periodo di isolamento o quarantena
  • conferma di positività al test antigenico o insorgenza di sintomi in un contatto stretto con persona COVID-19 positiva, anche in quarantena
  • persone sintomatiche a rischio di sviluppare malattie gravi in ragione di eventuali comorbidità
  • persone in contatto regolare con individui a rischio di sviluppare malattie gravi
  • ricovero programmato
  • In questi casi sono necessarie la ricetta dematerializzata e la tessera sanitaria e la prestazione è a carico del Servizio Sanitario Regionale.

Per richiedere invece il test molecolare su base volontaria (es. per motivi di viaggio o lavoro) consultare il sito della propria Asl per verificare come effettuare il test. In questo caso sono sufficienti la ricetta bianca rilasciata dal medico curante e la tessera sanitaria. Questa prestazione è a pagamento.

Dopo aver effettuato il tampone si deve obbligatoriamente:

  • rispettare le norme legate al distanziamento fisico, anche all’interno della propria abitazione mantenendo una distanza di almeno un metro dagli altri e evitando assolutamente ogni contatto diretto (compresi strette di mano, baci e abbracci);
  • rimanere presso la propria abitazione in attesa del risultato del test molecolare e delle eventuali valutazioni da parte del SISP (Servizio igiene e sanità pubblica) e del proprio medico di medicina generale/pediatra di libera scelta;

Qualora il tampone/test molecolare risulti positivo, attenersi con attenzione alle seguenti regole comportamentali per l’isolamento domiciliare.

Il tampone molecolare rinofaringeo è attualmente il più affidabile per la diagnosi di infezione da coronavirus

  • TAMPONE ANTIGENICO RINOFARINGEO (TAMPONE RAPIDO)

Questa tipologia di test è basata sulla ricerca, attraverso tampone rinofaringeo, delle proteine di superficie del virus (antigeni), indicativi di una infezione virale in corso.

TEMPI DI RISPOSTA: i tempi sono molto brevi, circa 15 minuti.

L’affidabilità di tale test dipende dalla carica virale e dal quadro clinico della persona: è maggiore in presenza di carica virale più elevata, ossia nella prima fase dell’infezione, sia essa sintomatica o asintomatica.

Il tampone rapido rappresenta lo strumento diagnostico di 1° livello. Può essere effettuato sul luogo di cura (POCT) o in versione da laboratorio.

L’erogazione di questo test è richiesta nei seguenti casi:

  • nel caso in cui sia necessario avere una risposta in tempi rapidi (es. in aeroporto)
  • su prescrizione del medico curante, per il rientro in comunità di un contatto stretto asintomatico con persona COVID-19 positiva, oppure per una prima diagnosi di un caso sospetto paucisintomatico

L’erogazione del test antigenico è disponibile presso le POSTAZIONI DI DRIVE-IN con ricetta dematerializzata e tessera sanitaria.

Per richiedere invece il test antigenico su base volontaria (es. per motivi di viaggio o lavoro) sono sufficienti la ricetta bianca rilasciata dal medico curante e la tessera sanitaria. La prestazione in questo caso è a pagamento.

È possibile effettuare il test presso i centri privati abilitati con ricetta bianca e onere a carico dell’assistito.

Le diagnosi di positività ottenute con questo test devono essere confermate da un tampone molecolare rinofaringeo (naso e gola).
L’utente è tenuto a restare in isolamento fino alla comunicazione dell’esito del test.
L’analisi del campione prelevato sarà a cura dei centri che fanno parte della rete di laboratori altamente specializzati (COROnet) istituita dalla Regione per la diagnosi di laboratorio del virus SARS-CoV-2.

L’utente è tenuto a restare in isolamento fino all’esito del referto del test molecolare.

  • TEST SIEROLOGICO SU SANGUE VENOSO

Si tratta di test diagnostici che si basano sull’identificazione di anticorpi IgG nel sangue, che il sistema immunitario produce in risposta all’infezione dopo un paio di settimane dal contatto con il virus SARS-CoV-2.

Questi test, non sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ma sono eseguiti, con un prelievo in vena, presso i laboratori analisi pubblici e privati abilitati. Per effettuarli ci si può recare presso tali strutture muniti di ricetta bianca del medico curante (medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, specialista, medico competente, etc.) e tessera sanitaria.

L’eventuale risposta negativa al test non va in alcun modo interpretata come una immunità al virus. La negatività indica, con un elevato livello di probabilità, che l’organismo non è venuto a contatto con il virus SARS-CoV-2, ma non è assoluta garanzia dell’assenza di infezione da SARS-CoV-2.

L’esito negativo del test sierologico non attribuisce in alcun modo una “patente di immunità”.
In caso di esito positivo, l’utente deve contattare il proprio MMG/PLS che prescriverà, in modalità dematerializzata, il test molecolare su campione biologico delle alte vie respiratorie.

  • TEST SIEROLOGICO SU SANGUE CAPILLARE (SIEROLOGICO RAPIDO)

Si tratta di test sierologici rapidi ma semplificati, dicono cioè soltanto se nell’organismo sono presenti gli anticorpi specifici per il virus.

Questi test sono di semplice esecuzione e possono essere effettuati anche al di fuori dei laboratori: sul dispositivo di rilevazione viene depositata una goccia di sangue ottenuta con un pungidito, e la presenza di anticorpi viene visualizzata mediante la comparsa sul dispositivo di una banda colorata o di un segnale fluorescente letto con uno strumento portatile.

TEMPI DI RISPOSTA:15 minuti.

CONSULTA QUI L’ELENCO DELLE STRUTTURE ABILITATE ALL’EFFETTUAZIONE DEI TEST RAPIDI PER COVID-19 SECONDO L’ACCORDO TRA REGIONE LAZIO E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

 

È IMPORTANTE SAPERE ANCHE CHE:

Quando ci infettiamo il nostro organismo impiega alcuni giorni prima di produrre gli anticorpi specifici, che poi rimangono in circolazione per parecchio tempo dopo che l’infezione è stata superata ed il virus eliminato.

Una persona positiva al test sierologico potrebbe quindi non avere più una infezione in corso, e viceversa un risultato negativo del test sierologico non esclude che la persona sia positiva al virus perché si è infettata da poco.

In caso di risposta positiva al test sierologico si dovrà tempestivamente effettuare un tampone molecolare per scoprire se l’infezione è attiva ovvero se si è a rischio di trasmettere l’infezione ad altri.
Il test sierologico classico non ha pertanto valore diagnostico, se non in determinati casi, nei quali va associata la valutazione della sintomatologia e del decorso clinico del singolo paziente.

La ricerca degli anticorpi specifici effettuata con i test sierologici è invece estremamente utile negli studi epidemiologici, per la valutazione della reale circolazione di un virus nella popolazione dopo un evento epidemico.
É molto importante quando si ha qualsiasi dubbio sul proprio stato di salute, sentire il proprio medico che potrà fornire le informazioni necessarie per poter verificare la proprio situazione sanitaria.

  • COME COMPORTARSI IN CASO DI CONTATTI STRETTI ASINTOMATICI

I contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare:

  • un periodo di quarantena di 14 giornidall’ultima esposizione al caso

oppure

  • un periodo di quarantena di 10 giornidall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno.

Nella circolare del Ministero della Salute si raccomanda di:

  • eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze;
  • prevedere accessi al test differenziati per i bambini;
  • non prevedere quarantena né l’esecuzione di test diagnostici nei contatti stretti di contatti stretti di caso (ovvero non vi sia stato nessun contatto diretto con il caso confermato), a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità.