Zahradden, un altro calcio è possibile al Grifone

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Zahradden Dan Almajiri, diciotto anni nigeriano, ha visto la morte da vicino nel 2009, in un incidente nel quale ha perso la vita il papà. Dopo essersi spostato in Libia sulla rotta dei migranti, nel 2014 perde anche la madre, vittima di un attentato nei pressi dell’aeroporto di Tripoli durante la guerra civile. Zahradden rimane solo, la sorella fugge in Arabia Saudita dove e lui nel 2016, pur non sapendo nuotare, decide di tentare la traversata in gommone verso l’Italia.Sopravvive incredibilmente al naufragio rimanendo attaccato ai resti del barcone capovolto e, sbarcato in Sicilia, viene trasferito in un centro di prima accoglienza in Puglia.

Grazie al progetto ‘Un Altro Calcio è Possibile’, promosso dall’Associazione tra finanzieri Grifone Gialloverde con il supporto della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, arriva a Roma e viene ospitato presso la Casa Famiglia Protettorato San Giuseppe.

Viene iscritto a scuola, ammesso a frequentare la Seconda Media, con immediato profitto, è impegnato nel percorso Scuola-Lavoro come aspirante pasticcere. Il pomeriggio spazio alla sua passione dove opera come volontario nella Scuola Calcio gialloverde di Piazza Armellini, insieme agli altri ragazzi della casa famiglia, occupandosi in particolare dei diversamente abili.

Per lui il calcio e lo sport sono veicoli di integrazione e, dopo un’attesa di oltre otto mesi per i documenti, corona il suo sogno e scende finalmente in campo con la maglia del Grifone nel Campionato di Eccellenza, siglando due gol e facendosi notare dallo staff tecnico della Rappresentativa del Comitato Regionale Lazio della Lega Nazionale Dilettanti.

E’ il testimonial perfetto della filosofia di fondo del movimento calcistico gialloverde e della sfida lanciata dal Presidente, il Generale della Guardia di Finanza Raffaele Romano: “Consentire ai ragazzi di crescere in un ambiente sano, ricco di valori positivi, nella convinzione che lo sport, esercitato con costanza, passione e determinazione, aiuta a fortificare il carattere, istillando valori culturali determinanti per la formazione dei giovani. La conoscenza reciproca, l’aggregazione, il coinvolgimento e l’integrazione rappresentano una risorsa imprescindibile per tutto il movimento”.

Su queste basi è stato creato il progetto Un Altro Calcio è Possibile, del quale la storia di Zahradden Dan Almajiri è solo uno degli straordinari traguardi raggiunti.

La progettualità coinvolge diverse aree di intervento con specifici obiettivi:

  • sviluppare ulteriormente un polo di Calcio Femminile garantendo una opportunità ‘rosa’ oggi poco presente e coinvolta nel mondo del calcio per accogliere le bambine in un ambiente tutto per loro con team esperti.
  • permettere una maggiore partecipazione ed integrazione a quei bambini ed a quelle famiglie che non possono accedere alle iscrizioni della scuola calcio, per problemi economici o logistici, tra cui gli immigrati.
  • percorsi formativi per ragazzi e ragazze diversamente abili.
  • formare gli allievi all’educazione civica preparandoli al mondo del lavoro.

Tanti gli obiettivi raggiunti dal Grifone Gialloverde che hanno dimostrato concretamente che la possibilità di vivere e interpretare il calcio con una prospettiva differente è possibile, come la storia di Zaharadden insegna.