Marella, un corso che vale una vita

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Andrea Marella, il giovane allenatore del Campoverde

Salvare una vita e sentirsi un uomo normale pur essendo una persona sepciale. Andrea Marella, 34 anni da compiere a fine anno, ha la vetrina del giorno non per un gesto sportivo o un risultato, ma per quello che in altre situazioni verrebbe definito il gesto di un eroe. Il giovane allenatore del Campoverde ha infatti salvato la vita a Manuele Di Domenico, che domenica sul campo del Nuovo Latina Isonzo, un quarto d’ora dopo l’inizio della partita di Seconda Categoria tra Nuovo Latina Isonzo e Campoverde, ha rischiato di perdere la vita.

“C’è stato uno durissimo, ma normale scontro di gioco – racconta Andrea Marella – tra il portiere della mia squadra, Fabio Corrado, e l’esterno sinistro del Nuovo Latina. Entrambi sono saltati ed hanno cercato di evitarsi, ma l’azione è stata così veloce che non ci sono risuciti. Manuele Di Domenico è caduto a terra e il primo ad accorgersi della gravità della situazione è stato proprio il portiere Corradoâ€. Poi, il suo intervento: “Sì, sono subito accorso e il mio primo pensiero è stato quello di mettere in sicurezza la lingua. Subito dopo ho iniziato il massaggio cardiaco, le trenta compressioni e poi la respirazione bocca a boccaâ€.

Interventi decisi, mirati e quasi porfessionali. Che Marella ha da poco imparato nel corso per conseguire il patentito da allenatore dilettante. “E’ vero, tutto mi è stato insegnato al corso che ho concluso giusto dieci giorni fa, quando ho terminato il corso per diventare allenatore che si è svolto a Sermoneta â€. Per Marella, quella di domenica, era la prima panchina ufficiale della sua carriera di allenatore. “Di sicuro non la dimenticherò mai…”, sâ€ttolinea il tecnico che poi racconta di aver anche usato “il defibrillatore, che era presente al campo, ed ho poi monitorato il ragazzo, che aveva perso i sensi ed era andato inconvulsione, in attesa dell’arrivo dell’autoambulanza, giunta dopo pochissimi minutiâ€.

Il trasporto all’ospedale di Latina è avvenuto con il ragazzo che aveva ripreso conoscenza. I medici hanno sottoposto Manuele a due Tac che hanno scongiurato conseguenze sul ragazzo, che tra un paio di giorni potrà tornare alla sua normale attività. “A dire il vero – spiega il presidente del Latina Isonzo, , Davide Marini – Manuele mi ha subito chiesto di tornare ad allenarsi. Il miglior segnale della sua ripresa. A nome mio e della società, ringrazio tantissimo Marella per quello che ha fatto. Il suo intervento è stato fantastico e per fortuna, da tre anni al nostro impianto è presente il defibrillatore, che mai avevamo avuto modo di usare prima: il nostro dirigente che era abilitato ad usarlo, domenica era in tribuna. Ma devo dire che i corsi che sono stati fatti seguire a questi giovani tecnici, si sono rivelati fondamentali per il pronto interventoâ€.

Del corso parla anche il protagonista-eroe, Andrea Marella. “Portare con cognizione il primo soccorso è determinante, perchè i medici sui campi più piccoli è difficile trovarli. Se mi sono reso conto di quello che ho fatto? Non subito perché mi sono immediatamente concentrato sulle modalità del soccorso. Soltanto dopo che tutto è tornato alla normalità, ho capito quanto sia stato importante il mio interventoâ€.

Con Manuele c’è la promessa che si rivedranno, e non solo come protagonisti di una partita di calcio, ma nel frattempo Andrea e il giovane Di Domenico si sono già sentiti. “Sì, ci siamo telefonati. Ora sta bene ed è stato un piacere potergli parlare. Mi ha detto che tra 48 ore tornerà a casa. Gli ho dato appuntamento a quella partita cheavevamo appena cominicato e che dovremo finire perché i suoi compagni di squadra e i miei giocatori non hanno voluto proseguire, giustamenteâ€.